Il reflusso gastroesofageo è un disturbo che accompagna l’uomo dei tempi moderni, impelagato tra molteplici impegni, con uno stress in background sempre presente. La sintomatologia che lo riguarda quando se ne soffre, non è difficile da individuare: la sensazione di bruciore di stomaco e il classico e inconfondibile rigurgito acido, dato proprio dalla risalita – lungo l’esofago – del contenuto gastrico che giunge fino alla cavità orale.
A favorirne poi la percezione intensa, è la posizione supina durante la notte. In questo modo, ad essere compromessa è automaticamente la qualità del sonno di chi ne soffre perchè, come si può intuire, non riesce a contrastarla come vorrebbe.
Insomma, non può essere di certo definito un problema che passa proprio inosservato, anzi. In genere, è la conseguenza di un processo digestivo più lento del solito, proiettato ad alimentare questo fastidioso problema. In linea generale, il reflusso gastroesofageo è indice di uno stato non proprio ottimale della mucosa gastrica, perciò funge da campanello d’allarme per fare in modo che si possa in qualche modo correre ai ripari tentando di migliorarlo.
Tra i fattori scatenanti, complici della sua manifestazione, non si può fare a meno di annoverare: sovrappeso, fumo, assunzione di alcuni farmaci specifici, il sopracitato stress e ultimo, e non per importanza, uno stile alimentare scorretto.
Come si fa, allora, a combattere il reflusso gastroesofageo? Una domanda frequente che trova risposta, almeno dal punto di vista nutrizionale, anche nell’alimentazione. In concomitanza ad un eventuale trattamento farmacologico, qualora lo specialista lo ritenesse opportuno, sarà infatti necessario fare affidamento su una dieta specifica e predisposta a ridurre – in maniera anche significativa - i fastidi che derivano dall’esserne affetti.
Gestire questo disturbo può diventare una realtà concretamente possibile, mettendo in atto alcune abitudini essenziali:
Evita di consumare pasti eccessivamente abbondanti e ricchi di grassi;
Evita il consumo di formaggi grassi stagionati;
Limita il consumo di alimenti conservati sotto sale, sott’olio o affumicati;
Evita il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche, incluso il vino bianco;
Evita di assumere tè, caffè, cacao e cioccolato, per il contenuto di sostanze nervine;
Evita di assumere bibite gassate o alimenti freddi come gelati e granite, soprattutto se a stomaco vuoto;
Evita il consumo di frutta rinomatamente acidula, come mandarini, arance, limoni, ananas, melograno, cedro, e di frutta secca oleosa, come noci, mandorle, pistacchi, nocciole, anacardi ecc.;
Evita il consumo di alimenti come pomodori e succhi di pomodoro, peperoni, aceto e spremute di agrumi;
Evita l’uso eccessivo di spezie, come aglio, peperoncino, menta e pepe. A seguire, i sottaceti, le salamoie e le creme presenti nei prodotti di pasticceria.
Se provi a rispettare queste regole, nel rispetto della tua condizione personale, comincerai a vedere i primi risultati positivi. Per altre dritte da assimilare e mettere in atto, ti aspetto per una consulenza mirata al tuo benessere!
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