Quando si pensa di cominciare ad intraprendere un percorso alimentare sano e strutturato in base alle proprie caratteristiche individuali, oltre allo smarrimento iniziale subentra la paura di scervellarsi per acquistare gli alimenti giusti. Così, lo spauracchio della spesa – che di base non è tra le attività più divertenti – acquista ulteriori connotazioni negative. In verità, il mio concetto di dieta si lega a due principi che non lasciano spazio ad inconvenienti: praticità e funzionalità. Provando ad entrare nel dettaglio del primo punto espresso, la praticità, l’obiettivo è andare a sdoganare lo stereotipo secondo cui i prodotti alimentari di una spesa fit siano irreperibili. Per quale motivo si dovrebbe complicare oltre la vita di qualcuno che necessita di uno sprone e non di una scocciatura a cui far fronte?
Per questo motivo, la missione sarà selezionare i cibi rintracciabili agevolmente nei supermarket e nei mercati, così da facilitare l’impresa a chiunque voglia assicurarsi di fare le cose come si deve. Nella mia filosofia, includo anche l’introduzione di uno schema pratico da seguire, in modo da semplificarti la missione per muoverti al meglio. Il secondo punto, la funzionalità, non è meno importante. È fondamentale infatti che anche il momento della spesa sia funzionale alle esigenze individuali della persona, influenzata – come si può immaginare – da una batteria di impegni e variabili di cui tener conto: lavoro, famiglia e altre necessità. Sarai tu ad avere il controllo sulla scelta degli orari giusti e dei momenti migliori della giornata da dedicare a questo momento.
Per una serie di ragioni, il consiglio migliore da seguire è quello di evitare di fare la spesa durante l’ora dei pasti. Il rischio è essere guidati – nell’acquisto – dal senso di fame percepito, un aspetto che porterebbe chiunque a cadere in tentazioni eccessive che si materializzerebbero altrimenti nel carrello. In linea generale, quando penso ad una spesa intelligente, uno dei punti principali è l’acquisto di frutta e verdura di stagione. Certo, se si può sfruttare la fortuna di abitare a pochi passi dal contadino di fiducia, ancora meglio. Se così non dovesse essere, orientati comunque prediligendo prodotti bio e a filiera corta (l’insieme dei processi produttivi ai quali si sottopone un prodotto); se seguirai questo principio, il “grosso” è già fatto.
Ricorda: un metodo selettivo utile, per scegliere un prodotto anziché un altro, è implicito nella sua etichetta. La qualità sarà più alta se, nell’elenco, saranno riportati pochi ingredienti. Facendo una divisione tra i pasti della giornata, ecco alcuni alimenti che NON possono mancare nel tuo carrello:
Colazione: se sei un amante di biscotti, cerca di optare per quelli integrali, mettendo da parte i classici. Il principio da seguire è preferire il più delle volte le farine di cereali in alternativa al frumento, un esempio in questo senso è il grano saraceno, poiché contenenti un indice glicemico inferiore. Anche la frutta secca, aggiunta ai prodotti a base di cereali alternativi, è un ottimo modo per cominciare la giornata con il piede giusto, grazie anche alle loro proprietà antiossidanti;
Pranzo/Cena: per i primi piatti, non dimenticare di fare scorta di legumi e cereali alternativi, quali farro e quinoa, con i quali è possibile sbizzarrirsi per dar vita a piatti saporiti e leggeri. Per i secondi, nel caso dei latticini, vira su quelli freschi (mozzarella e ricotta) preferibilmente di provenienza locale. Sulla carne e il pesce ci si rifà al principio regolatore della filiera corta, preferendo scelte che favoriscano allevamenti locali piuttosto che intensivi. Il taglio, comunque, è raccomandabile sempre e comunque magro e, per il pesce, propendere verso quello azzurro. Il pane, immancabile sulle tavole imbandite, se è di segale – grazie al ridotto contenuto di carboidrati assimilabili – è l’opzione giusta;
Spuntini: lo yogurt è l’alternativa ideale agli snack dannosi e saturi di grassi. Quello greco, in particolare, è più ricco di proteine e ha un minore quantitativo di zuccheri e lattosio. Non da meno, tende a saziare più facilmente. Un’altra alternativa è il kefir; un latticino fermentato – a base di latte – che è un ottimo veicolo di probiotici e, in quanto tale, aiuta notevolmente l’intestino. Altri spuntini sani e nutrienti sono: la frutta secca, fonti di nutrienti essenziali per l’organismo, e il cioccolato fondente, un alimento di natura proteica.
Infine, ricorda di lasciare sugli scaffali i cibi veicolanti zuccheri aggiunti e conservanti. Al contrario, ti suggerisco di riservare un piccolo spazio nel tuo carrello per destinarlo alle scelte alimentari che preferisci e a cui non vuoi rinunciare. Il pasto libero, nella tua dieta, non deve mancare mai; ricorda solo di non esagerare e di muoverti con criterio. Per tutto il resto, se sei desideroso di apprendere i dettagli di una spesa pratica e funzionale infallibile, ti aspetto per una consulenza!
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