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Creatina: non solo per i muscoli, ma anche per il cervello




La creatina è uno degli integratori più studiati e utilizzati nel mondo dello sport, nota principalmente per i suoi effetti positivi sulla performance fisica e sulla crescita muscolare. Tuttavia, negli ultimi anni la ricerca scientifica ha iniziato a indagare con maggiore attenzione i benefici della creatina anche al di fuori dell’ambito sportivo, in particolare a livello neurologico. I risultati sono promettenti e suggeriscono che questo composto naturale potrebbe avere un ruolo importante anche nella salute del cervello.


Dal punto di vista biochimico, la creatina è coinvolta nella produzione di energia a livello cellulare, attraverso il sistema fosfocreatina-ATP. Questo meccanismo non è utile solo ai muscoli durante l’attività fisica, ma anche alle cellule cerebrali, che hanno un elevato fabbisogno energetico. Alcune ricerche hanno osservato che l’integrazione di creatina può aumentare le riserve energetiche del cervello, migliorando funzioni cognitive come la memoria e l’attenzione, specialmente in condizioni di stress mentale o deprivazione di sonno.


Inoltre, studi preliminari stanno valutando l’efficacia della creatina in ambito clinico, come coadiuvante nel trattamento di alcune patologie neurodegenerative. In pazienti con malattie come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), il morbo di Parkinson o la depressione maggiore, è stato ipotizzato che la creatina possa supportare le cellule nervose nel mantenimento dell’equilibrio energetico e ridurre i danni ossidativi. Sebbene siano necessari ulteriori studi per confermare questi effetti, il potenziale è significativo.


Anche in soggetti sani, alcuni esperimenti hanno dimostrato un miglioramento delle performance cognitive in seguito all’assunzione di creatina, in particolare in persone vegetariane e vegane, che assumono meno creatina attraverso l’alimentazione. La creatina, infatti, si trova in maggior quantità negli alimenti di origine animale come carne e pesce, mentre è praticamente assente nei vegetali.


Dal punto di vista pratico, l’integrazione di creatina è considerata sicura per la maggior parte delle persone, quando assunta nelle dosi raccomandate. La forma più utilizzata è la creatina monoidrato, con un dosaggio standard di 3-5 grammi al giorno, anche a lungo termine. Non sono emerse, ad oggi, evidenze significative di effetti collaterali in soggetti sani.


L’interesse crescente della comunità scientifica verso i potenziali effetti neurologici della creatina apre nuove prospettive di utilizzo, sia in ambito preventivo che terapeutico. Sebbene sia ancora presto per trarre conclusioni definitive, integrare la creatina nella routine quotidiana, sotto consiglio di un professionista, potrebbe offrire benefici che vanno ben oltre la semplice performance sportiva.


Se vuoi approfondire come usare in modo corretto la creatina per migliorare non solo l’allenamento ma anche la tua salute generale, una consulenza personalizzata può aiutarti a definire il dosaggio e la strategia più adatta alle tue esigenze.

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